22 giugno 1941: la Germania attacca l’URSS. La Gran Bretagna offre sostegno ai sovietici. 30 luglio: a Londra il premier del governo polacco in esilio Władysław Sikorski e l’ambasciatore sovietico in Gran Bretagna Ivan Majskij firmano un patto per “fornire ogni tipo di aiuto e sostegno reciproco nella guerra contro i tedeschi hitleriani”. 12 agosto: il governo sovietico concede l’“amnistia” ai cittadini polacchi rinchiusi nelle carceri, nei campi di lavoro e in esilio in URSS. il 14 agosto viene firmato un accordo militare polacco-sovietico per la creazione di un’armata polacca in URSS sotto il comando del generale Władysław Anders, liberato dalla prigione dell’NKVD alla Lubjanka. L’esercito viene costituito nella russia meridionale, lo stato maggiore è a Buzuluk. mancano cibo, uniformi, armi. mancano all’appello anche migliaia di ufficiali. Ancora non si sa che sono stati uccisi a Katyń e in altri luoghi di massacro. A rafforzare il comando militare arriva un contingente di alti ufficiali polacchi dalla gran bretagna. Gennaio-febbraio 1942: l’armata polacca viene trasferita in Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan; lo stato maggiore è a Jangijul’. 1941-1942: oltre tremila soldati muoiono per denutrizione e malattie. Dal marzo 1942 al gennaio 1943, grazie agli intensi sforzi del gen. Anders e in base agli accordi tra le autorità britanniche e Stalin, avviene la graduale evacuazione dell’armata polacca dall’URSS in Iran. vengono trasferiti circa 77 mila militari (tra cui 4.628 reclute minorenni) e circa 39 mila civili (tra cui 18 mila bambini), in totale oltre 115 mila persone. E' il più grande esodo di ex prigionieri dei gulag oltre i confini dell’URSS di tutta l’epoca staliniana.