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1939-1941: nei territori orientali della Polonia avvengono arresti e omicidi di massa già a partire dal 17 settembre. In novembre questi territori vengono annessi alla RSS bielorussa e alla RSS ucraina. Dall’ottobre 1939 al giugno 1941 hanno luogo deportazioni di massa in Siberia e in altre regioni dell’URSS. Il numero complessivo dei deportati è tuttora sconosciuto. Secondo vari calcoli oscilla tra 750 mila e oltre un milione e mezzo di persone. Nei gulag e nei kolchoz l’elevata mortalità è una conseguenza del lavoro forzato, estenuante, della fame, delle malattie, delle condizioni di vita disumane. Nei territori polacchi i sovietici eliminano non solo l’élite sociale e intellettuale, ma anche altri strati istruiti della società in quanto “nemici del potere sovietico”. Aprile-maggio 1940: l’NKVD trucida in segreto circa 22 mila prigionieri di guerra polacchi, in maggioranza ufficiali. Dopo l’invasione nazista in URSS, i tedeschi scoprono nell’ aprile del 1943 le tombe di circa 4.400 prigionieri di guerra uccisi a Katyń. Quello stesso mese i sovietici interrompono i rapporti diplomatici col governo polacco in esilio a Londra. 4 gennaio 1944: l’Armata Rossa passa nuovamente il confine polacco-sovietico del 1939. A luglio prendono avvio nuovi arresti e repressioni. Maggio 1945: l’intera Polonia è sotto il dominio sovietico. 28 giugno: viene istituito il governo temporaneo di unità nazionale, ben presto riconosciuto dagli Alleati. Nonostante gli arresti di massa dei soldati delle formazioni della resistenza (AK, NSZ, NZW, WIN), alcuni reparti continuano a lottare per diversi anni. Decine di migliaia di persone sono deportate in Siberia. 1939-1945: il bilancio della guerra e delle due occupazioni è di circa 6 milioni di vittime polacche (il 17% circa della popolazione totale), tra cui circa 3 milioni di ebrei polacchi.
La marcia dei soldati sovietici
"La marcia dei soldati sovietici"
Mappa dei lager sovietici
"Mappa dei lager sovietici tratta dal libro La giustizia sovietica, edito dal 2° Corpo in Italia nel 1945 e basato sulle testimonianze dei deportati."
La prima pagina dell’atto segreto di “massacro di Katyń”
"La prima pagina dell’atto segreto del 5 marzo 1940 che decide l’uccisione dei prigionieri di guerra polacchi firmata da Stalin, Berija e altre autorità supreme dell’URSS. Questo crimine, eseguito dall’NKVD nell’aprile-maggio 1940, è noto come “massacro di"
Cancello del lager di Vorkuta
"Cancello del lager di Vorkuta con la scritta: “Il lavoro in URSS è una questione di dignità, gloria, orgoglio ed eroismo”."
I prigionieri di guerra polacchi uccisi nel 1940
"I prigionieri di guerra polacchi uccisi nel 1940 vennero seppelliti in fosse comuni a Katyń, Mednoe, Charkiv, Bykivnia e Kurapaty."
Immagine della Madonna scolpita nel campo di prigionia di Kozel’sk
"Immagine della Madonna scolpita nel campo di prigionia di Kozel’sk. Accompagnò l’Armata Polacca nel cammino dalla Russia in Europa attraverso il Medio Oriente e l’Africa. La Madonna di Kozel’sk è venerata come patrona del 2° Corpo."
Una delle fosse comuni di Katyń
"Una delle fosse comuni di Katyń, scoperte dai nazisti nell’aprile 1943. Solo nel 1990 le autorità sovietiche hanno ammesso che la responsabilità dell’eccidio fu dell’NKVD, la polizia segreta sovietica."
Disegno del campo di prigionia di Kozel’sk nel 1941
"Campo di prigionia di Kozel’sk nel 1941. Disegno realizzato nel 1943, dopo la partenza dalla Russia, per il diario di campo del 13° Battaglione Fucilieri “Rysiów”."
Białystok, 1945. Soldati del reparto del maggiore “Łupaszka”.
"Białystok, 1945. Soldati del reparto del maggiore “Łupaszka”. La resistenza armata contro le autorità comuniste imposte dai Sovietici continuò per molti anni dopo la guerra."
Manifesto “Il gigante e lo spregevole nano della reazione”
"Manifesto “Il gigante e lo spregevole nano della reazione”, con cui la propaganda comunista rappresentava la lotta contro l’Armia Krajowa [Armata dell’Interno], la maggiore formazione della Resistenza polacca."

Iniziative per la costruzione di un archivio della memoria storica del Lazio.

 

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