23 agosto 1939: Germania e URSS firmano un patto di non aggressione e un protocollo segreto che prevede la spartizione della Polonia. 1 settembre: la Germania invade la Polonia. Inizia la seconda guerra mondiale. 17 settembre: “la pugnalata alle spalle”: anche l’URSS invade la Polonia. Per salvaguardare la continuità dello stato, il governo polacco sceglie l’esilio. 28 settembre: la Germania e l’URSS si dividono il paese. E' la quarta spartizione della Polonia dopo quelle avvenute nel settecento. 5 ottobre: i polacchi lottano strenuamente, ma alla fine soccombono alle soverchianti forze degli invasori. In tutto il paese si organizza lo stato clandestino, che assume un carattere sia militare che civile. 1939-1941: la Polonia Occidentale è annessa al reich, quella Centrale è trasformata in Governatorato Generale sotto l’ amministrazione tedesca. L’obiettivo di Hitler è “la distruzione fisica del nemico [...], lo spopolamento della Polonia e la sua colonizzazione da parte dei tedeschi”. 1941-1944: dopo lo scoppio della guerra tra Germania e URSS, tutto il territorio polacco passa sotto occupazione tedesca. 1939-1945: la popolazione è sottoposta a cruente repressioni: campi di concentramento e di sterminio, deportazioni in Germania ai lavori forzati, terrore quotidiano e, di conseguenza, milioni di morti. con spietata crudeltà viene attuato lo sterminio della comunità ebraica più numerosa d’Europa.