La Fondazione si sta adoperando affinché sia salvaguardato il libero accesso ai tre Monumenti realizzati dal 2° Corpo d’Armata polacco negli anni 1945/1946 nella zona dell’Albaneta di Montecassino, che recentemente è stata data in affitto ad un imprenditore privato. Si riportano di seguito, con cronologia a ritroso, le iniziative messe in atto a tale scopo dalla Fondazione.
Luglio 2018 – Appello alle Associazioni polacche.
I monumenti del 2° Corpo polacco a Montecassino sono in pericolo.
L’imprenditore che ha preso in affitto l’area dell’Albaneta di Montecassino – dove , a poca distanza dal cimitero polacco, si trovano i tre monumenti eretti dal 2° Corpo polacco nel 1945 (obelisco, carro armato e croce di ferro) – sta realizzando un progetto che rischia di impedire, di nuovo, il libero accesso ai monumenti.
Il progetto è stato presentato ufficialmente in una conferenza – il 27 giugno scorso – nell’Abbazia di Montecassino , alla presenza di autorità civili e religiose e di giornalisti e si basa sul contratto di affitto stipulato tra l’Abate e l’imprenditore ad ottobre 2015.
Nel contratto d’affitto è previsto un biglietto d’ingresso all’intera area e quindi agli stessi luoghi in cui si trovano i monumenti. Poiché le strade che portano ai monumenti si trovano in parte su terreni di proprietà dell’Abbazia, l’accesso ai monumenti sarà quindi a pagamento e comunque a discrezione dell’affittuario.
Eppure:
- i monumenti e le relative strade di accesso sono stati realizzati dal 2° Corpo polacco nel 1945 con il consenso dell’Abbazia e sono stati liberamente fruibili fino al 2015;
- lo Stato italiano ha recentemente dichiarato che i tre monumenti sono beni culturali di interesse pubblico e pertanto devono essere liberamente accessibili;
il tribunale amministrativo italiano ha respinto il tentativo dell’affittuario e dell’abbazia di “privatizzare” la strada comunale, pubblica, da cui si diramano le strade di accesso ai monumenti.
Ricorderete che nel dicembre del 2015 lo stesso imprenditore – come primo atto del suo progetto – realizzò nell’area dell’Albaneta un oltraggioso “Villaggio di Babbo Natale” (con ingresso a pagamento, musiche ad alto volume, e addobbi natalizi persino sugli storici cippi segnaletici polacchi) , che generò tanta indignazione in tutto il mondo e che fu chiuso per le proteste.
Oggi la situazione è per certi versi ancora più grave di quella del dicembre 2015, perché allora si trattò di un singolo evento a termine, mentre il progetto illustrato il 27 giugno scorso sembra porre le premesse per limitare permanentemente la sovranità polacca sui monumenti.
Nel progetto presentato dall’imprenditore si prevede anche l‘avvio della produzione di birra nella zona dell’Albaneta, la quale avrà il marchio “Montecassino”, che suona come un vero e proprio affronto alla memoria dei tanti soldati che a Montecassino persero la vita.
Ad ottobre del 2016 l’Ambasciata polacca di Roma ha inoltrato all’Abbazia delle precise richieste il cui accoglimento era considerato indispensabile ad appianare i contrasti creatisi con la parte polacca nella vicenda Albaneta.
Le richieste fatte dall’Ambasciata all’Abbazia erano essenzialmente due:
- salvaguardare in via legale il diritto di accesso libero e gratuito ai monumenti che esiste da più di 70 anni, stipulando un apposito atto pubblico, in modo da rendere indipendente l’accesso ai monumenti dalle attività dell’affittuario.
- modificare il contratto di affitto nei punti dove si prevedono attività in contrasto con il carattere sacro dei luoghi, come la produzione di birra.
Nessuna delle suddette richieste è stata accolta. Tutto questo è inaccettabile. Ci appelliamo a tutte le comunità polacche nel mondo affinché facciano sentire la propria voce di dissenso in modo da convincere l’Abbazia di Montecassino a tornare sulle sue decisioni e ad acconsentire alle richieste dell’Ambasciata polacca.
Roma, luglio 2018
Urszula Stefanska-Andreini – Presidente dell’Associazione dei Polacchi in Italia
Pietro Rogacien – Presidente della Fondazione Museo Memoriale del 2° Corpo d’armata polacco
8/01/2018 – Lettera della Fondazione alla Soprintendenza con valutazioni in merito a quanto riportato nella nota del proprietario dei terreni del 18/12/2017.
Le argomentazioni contenute nella risposta che S.E. il Padre Abate ha fatto pervenire alla Soprintendenza hanno costretto la Fondazione a controdedurre con una nuova lettera.
18/12/2017 – Risposta di S.E. l’Abate alla lettera del MiBACT del 7/12/2017
S.E. l’Abate ha risposto in data 18/12/2017 alla lettera del MiBACT Soprintendenza Lazio. La lettera è pervenuta per conoscenza anche alla nostra Fondazione. Nella lettera si ignorano le aspettative della parte polacca in ordine alla formalizzazione del diritto di accesso ai Monumenti.
7/12/2017 – Lettera del MiBACT Soprintendenza Lazio a S.E. l’Abate
Con nota n. 14189 del 7/12/2017 il MiBACT Soprintendenza Lazio, recependo le sollecitazioni che la nostra Fondazione aveva espresso nella lettera al MiBACT del 31/07/2017, ha invitato S.E. l’Abate, in qualità di proprietario dei terreni su cui insistono i Monumenti del 2° Corpo polacco, a favorire la manutenzione e la fruizione di tali beni.
15/11/2017 – Elenco delle firme della petizione e i commenti
[Commenti dei firmatari ..documento originale]
8/11/2017 – Replica dell’Associazione dei Polacchi e della Fondazione al locatario
L’Associazione Generale dei Polacchi in Italia e la Fondazione del Museo Memoriale di Montecassino hanno replicato con un comunicato stampa congiunto alle affermazioni espresse dal locatario dei terreni dell’Albaneta e riportate sulla stampa locale secondo le quali la via Albaneta non serve a raggiungere i Monumenti polacchi.
Comunicato stampa
In alcuni articoli di stampa è riportata la singolare affermazione del locatario dei terreni dell’Albaneta che la strada pubblica Albaneta non sarebbe necessaria per raggiungere i Monumenti polacchi. Non capiamo come possa ragionevolmente farsi un’affermazione del genere, dato che la strada pubblica Albaneta è con ogni evidenza indispensabile per arrivare a tutti e tre i monumenti. Tutti possono verificarlo sul posto o soltanto aprendo una mappa della zona. Dalla strada Albaneta si dipartono i percorsi di accesso ai tre Monumenti il cui imbocco è segnalato di volta in volta dai cippi segnaletici posti più di settant’anni fa dal 2° Corpo polacco proprio sul tracciato della strada pubblica Albaneta. Non è vero quindi che la declassificazione di una parte della strada Albaneta sarebbe ininfluente ai fini dell’accessibilità ai monumenti polacchi. Al contrario, se questa venisse approvata, sarebbe del tutto compromessa la libera accessibilità ai monumenti già ora molto precaria.
Del resto è lo stesso locatario a dire che in qualsiasi momento potrebbe “chiudere e/o regolamentare” i percorsi verso i Monumenti posti sulla proprietà privata e che tutto questo, secondo lui, sarebbe come prevede la legge.
Vogliamo ribadire che su tali percorsi esiste un diritto di passaggio da più di settant’anni. A settembre 2016 abbiamo chiesto all’Abbazia di formalizzare tale diritto per rendere possibili interventi di manutenzione e ripristino dei percorsi verso i Monumenti, da eseguire interamente a nostre spese. Siamo ancora in attesa di una risposta. Inoltre il Ministero del Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha ribadito che i Monumenti del 2° Corpo polacco situati all’Albaneta, con ogni cosa relativa di interesse storico, viabilità vicinale compresa, sono immobili assoggettati al demanio pubblico culturale ai sensi della legge italiana e come tali devono godere della libera fruibilità pubblica. Quindi nessuna chiusura e/o regolamentazione da parte di un privato sarebbe possibile senza infrangere la legge.
Le parole del locatario sono comunque utili perché servono a far capire una volta per tutte che non è possibile che luoghi della memoria tanto importanti e sacri siano lasciati alla mercè di un imprenditore privato, che potrebbe in qualsiasi momento imporre chiusure e/o regolamentazioni di accesso.
Urszula Stefanska Andreini – Presidente dell’Associazione Generale dei Polacchi In Italia
Pietro Rogacien – Presidente della Fondazione Museo Memoriale di Montecassino
05/11/2017 – Ritiro della richiesta di privatizzazione da parte del locatario.
Nel pomeriggio di domenica 5 novembre, grazie alla nostra campagna di raccolta firme a sostegno della petizione al Sindaco di Cassino e dopo che sui social era stato diffuso un comunicato dell’Ambasciata di Polonia in Roma indirizzato alle Autorità di Cassino con il quale si esprimeva preoccupazione per quanto stava avvenendo, il tentativo di privatizzare la strada pubblica di Albaneta è stato momentaneamente bloccato. Il locatario ha “sospeso” la sua istanza di privatizzazione, ma ha già annunciato ulteriori azioni, per cui non è da escludere che vorrà tornare alla carica. E’ necessario perciò continuare a vigilare. Ringraziamo tutti i nostri amici che da tutto il mondo hanno firmato la petizione. A loro chiediamo di continuare a sostenere questa causa e a diffondere queste notizie tra i propri amici e conoscenti.
[Comunicato del locatario in cui annuncia il ritiro della richiesta]
Petizione al Sindaco di Cassino.
La richiesta di privatizzazione della via Albabeta e il conseguente rischio che il Comune di Cassino potesse approvarla, vanificando in tal modo l’azione che la comunità polacca in Italia e diverse associazioni italiane hanno portato avanti negli ultimi mesi al fine di ottenere la completa liberalizzazione degli accessi all’area dell’Albaneta e quindi anche ai monumenti polacchi, ha determinato una reazione decisa da parte delle associazioni polacco-italiane, che si è concretizzata in una petizione al Sindaco del Comune di Cassino volta ad ottenere il diniego della richiesta di privatizzazione. La petizione ha avuto moltissime adesioni e in pochi giorni sono state superate le 4000 firme.
26/10/2017 – Convocazione della Commissione consiliare del Comune di Cassino per esaminare la richiesta di privatizzazione della strada Albaneta avanzata dal locatario.
Dopo che il Tribunale Amministrativo del Lazio con la sentenza del 23 marzo 2017 ha stabilito in modo inequivocabile che la strada Albaneta è di proprietà pubblica e non privata, il locatario del terreni, nell’intento di appropriarsi della strada e poter quindi gestire a sua totale discrezione gli accessi all’area (dove, ricordiamo, insistono i tre monumenti realizzati dal 2° Corpo polacco), ha inoltrato una richiesta di declassificazione da strada pubblica a strada privata della via Albaneta. Il Comune di Cassino ha fissato al 6 novembre 2017 la riunione della Commissione consiliare chiamata a decidere sulla richiesta di declassificazione.
31/07/2017 – Nuova lettera della Fondazione al MiBACT.
La risposta del MiBACT del 13 luglio 2017 alla lettera della Fondazione del primo giugno 2017, pur suscitando grande apprezzamento per il ribadito carattere pubblico dei Monumenti polacchi dell’Albaneta, presenta tuttavia alcuni punti controversi circa la reale fruibilità dei Monumenti. Secondo il MiBACT, che implicitamente riconosce che attualmente i Monumenti polacchi non sono raggiungibili attraverso i percorsi realizzati dal 2° Corpo polacco negli anni 1945/46, la Fondazione dovrebbe prendere accordi con il proprietario del suolo per avviare un progetto di ripristino dei vecchi percorsi realizzati dal 2° Corpo polacco per raggiungere i Monumenti. In realtà la Fondazione, a questo scopo, ha già fatto una precisa proposta al proprietario del suolo fin dal settembre 2016, che però non ha avuto finora alcun esito. E’ stata pertanto inoltrata una nuova lettera al MiBACT con la quale si chiede espressamente di intervenire presso il proprietario del suolo per obbligarlo a formalizzare con atto pubblico il diritto di accesso ai Monumenti in modo da consentirne la libera fruibilità.
13/07/2017 – Risposta del MiBACT alla lettera della Fondazione del primo giugno 2017.
Il MiBACT con nota in data 13/07/2017, prot. n. 8561 ha risposto alla lettera che la Fondazione aveva inviato in data primo giugno 2017. Nella risposta del MiBACT si ribadisce che i Monumenti del 2° Corpo polacco situati all’Albaneta, con ogni cosa relativa di interesse storico, viabilità vicinale compresa, sono immobili assoggettati al demanio pubblico culturale ai sensi della legge italiana. Si tratta senza dubbio di un importante e autorevole riconoscimento dell’interesse pubblico che rivestono i Monumenti polacchi dell’Albaneta in quanto beni culturali. Secondo il MiBACT però non sussistono le condizioni per espropriare i terreni su cui insistono i monumenti, dato che risulta del tutto libero l’accesso pedonale alla strada vicinale Albaneta, che è di proprietà pubblica. Sempre secondo il MiBACT, se per accedere ai Monumenti polacchi è necessario utilizzare i tratti stradali realizzati dal 2° Corpo polacco sulla proprietà privata, la Fondazione dovrebbe prendere accordi con il proprietario del suolo per ripristinare i percorsi di accesso posti sulla proprietà privata.
01/06/2017 – Lettera della Fondazione al MiBACT sul possibile esproprio dei terreni su cui insistono i tre Monumenti polacchi dell’Albaneta.
In una nota dello scorso mese di aprile, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), rispondendo ad una richiesta di esproprio dei terreni su cui insistono i tre Monumenti polacchi dell’Albaneta di Montecassino, ha chiarito che i tre Monumenti polacchi appartengono al demanio culturale pubblico e, in quanto tali, devono godere della libera fruibilità pubblica, cosa che, secondo il Ministero, sarebbe assicurata dal fatto che la strada di accesso ai Monumenti, la strada vicinale “per l’Albaneta”, è di proprietà pubblica.
Nella nota il Ministero arriva alla conclusione che non si possono espropriare terreni che sono già di uso pubblico. Questa valutazione secondo la Fondazione si basa su presupposti non esatti. Per raggiungere i Monumenti, infatti, non è sufficiente percorrere la strada pubblica “per l’Albaneta”, ma è necessario transitare anche su alcuni tratti stradali realizzati dal 2° Corpo polacco oltre settant’anni fa su terreni di proprietà dell’Abbazia, quindi di proprietà privata e pertanto suscettibili di essere espropriati.
Lettera del Ministero:
15-05-2015: Comunicato stampa della Fondazione sulla visita dell’Ambasciatore bielorusso al cimitero polacco di Montecassino.
La Fondazione ha replicato con un comunicato stampa alla notizia apparsa sulla stampa locale della visita, il 10 maggio 2017, dell’Ambasciatore della Repubblica di Belarus in Italia al Cimitero polacco di Montecassino. Secondo i giornali, scopo della visita dell’alto diplomatico bielorusso era onorare i soldati bielorussi che sarebbero caduti durante la battaglia di Montecassino.
Nel comunicato stampa della Fondazione, pubblicato da diversi giornali locali, si precisa che una tale notizia genera disinformazione perché induce a pensare che assieme ai soldati polacchi combattesse un reparto bielorusso, cosa questa priva di fondamento in quanto tutti i soldati appartenenti al 2° Corpo d’armata polacco erano cittadini polacchi.
Questa azione sembrerebbe poco attinente con lo scopo di questa pagina che è quello dare informazioni sulle iniziative messe in atto dalla Fondazione per salvaguardare i Monumenti polacchi dell’Albaneta. Tuttavia, data l’enfasi con la quale una tale notizia è stata presentata, si è ritenuto opportuno riportare un comunicato stampa teso a puntualizzare la verità storica della vicenda del 2° Corpo d’armata polacco .
Articoli di stampa e online sulla visita dell’Ambasciatore bielorusso:
http://www.ilpuntoamezzogiorno.it/2017/05/111068/
https://www.facebook.com/comunecassino/photos/pcb.804533969714697/804533763048051/?type=3
Articoli della stampa locale con la replica della Fondazione:
http://www.alessioporcu.it/commenti/guderian-rogacien-montecassino-bielorussia/
04-04-2017: Lettera al Prefetto di Frosinone.
In data 3 aprile 2017 il Prefetto di Frosinone Dott.ssa Emilia Zarrilli ha effettuato un sopralluogo ai Monumenti polacchi dell’Albaneta. Degli esiti del sopralluogo la stampa locale ha fornito resoconti contrastanti. In alcuni articoli si legge che la Prefetto avrebbe espresso apprezzamento per il progetto di valorizzazione dell’area dell’Albaneta annunciato dall’imprenditore, ma anche l’auspicio che la strada dell’Albaneta resti aperta a tutti. Nell’articolo del giornale locale „Ciociaria Oggi” si riportano dichiarazioni attribuite alla Prefetto che avallerebbero addirittura la reintroduzione del famigerato biglietto di accesso all’area dell’Albaneta.
Proprio per sollecitare un chiarimento in merito a tali contraddizioni, la Fondazione ha scritto una lettera alla Signora Prefetto Zarrilli. Non avendo la lettera avuto riscontri, trascorse due settimane dal suo invio, si è deciso di pubblicarla sul sito.
27-03-2017: Lettera al Sindaco di Cassino contenente richieste riguardanti l’accesso ai tre Monumenti polacchi
Dopo la sentenza del TAR Lazio n. 00191/2017, che ha sancito in modo incontrovertibile che la strada “Albaneta” è di proprietà pubblica, la Fondazione ha chiesto al Comune di Cassino, in quanto ente proprietario, di provvedere alla sistemazione di detta strada.
23 marzo 2017: Sentenza del TAR Lazio n. 00191 del 23 febbraio 2017 che ha sancito la natura pubblica della strada dell’Albaneta
Con sentenza n. 00191 del 23 febbraio 2017, pubblicata il 23 marzo 2017, il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato a suo tempo dall’Abbazia di Montecassino e dall’imprenditore Daniele Miri contro la rimozione forzata del cancello che sbarrava la strada dell’Albaneta, disposta con ordinanza del 2 febbraio 2016 dall’allora Sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone. I ricorrenti avevano rivendicato il carattere privato della strada Albaneta. Nel rigettare il ricorso, il TAR del Lazio ha ribadito il carattere pubblico della strada, motivando la decisione anche in virtù del fatto che la strada è “utile per il raggiungimento di un punto di interesse storico (Monumento in memoria dell’esercito polacco)”.
Stralcio della mappa catastale di impianto in cui è chiaramente indicata la strada vicinale di uso pubblico Albaneta-Villa Santa Lucia
03/10/2016: Incontro con l’Abate Ogliari presso la sede dell’Ambasciata di Polonia
Il 3 ottobre 2016, su iniziativa di S.E. l’Ambasciatore Tomasz Orłowski, si è tenuto un incontro con l’Abate Ogliari presso la sede dell’Ambasciata polacca di Roma per verificare la possibilità di arrivare ad una soluzione condivisa della questione dell’Albaneta. L’Abate era accompagnato dall’imprenditore Daniele Miri, locatario dei terreni dell’Albaneta, e dall’arch. Giacomo Bianchi, incaricato dall’imprenditore di redigere un progetto di recupero e valorizzazione dei ruderi dell’antico convento di Santa Maria dell’Albaneta (la “Mass.a Albaneta” delle mappe topografiche militari). All’incontro ha partecipato anche il Presidente della Fondazione. Al termine dell’incontro si è convenuto che la parte polacca avrebbe fatto pervenire all’Abbazia un documento con elencate le condizioni irrinunciabili per iniziare una fase di dialogo e di confronto.
La Fondazione ha partecipato alla stesura del suddetto documento elaborandone una prima bozza. Tale bozza è stata in seguito leggermente modificata con alcune aggiunte e correzioni. Il testo definitivo è stato inviato il 10 ottobre 2016 all’Abate, all’imprenditore e alla Fondazione.
Si riporta il testo della prima bozza che sostanzialmente non è stato modificato dal testo definitivo.
Da parte dell’Abbazia e dell’imprenditore non è stata però dimostrata reale disponibilità a recepire gli auspici espressi.
01-09-2016: Proposta della Fondazione per formalizzare il diritto di accesso ai tre Monumenti del 2° Corpo Polacco a Montecassino
La Fondazione ha chiesto all’Abbazia di Montecassino di formalizzare il diritto di accesso ai Monumenti realizzati dal 2° Corpo Polacco negli anni 1945-46. Con la recente locazione dei terreni dell’Albaneta ad un imprenditore privato, che intende mettere a profitto tutta la zona, diventa preminente da parte polacca salvaguardare il libero accesso ai Monumenti, che si trovano tutti sui terreni dati in affitto. Condizione irrinunciabile per tale salvaguardia è che la gestione degli accessi ai Monumenti sia indipendente rispetto alle attività economiche del locatario. A questo scopo la Fondazione ha scritto una lettera a S.E. Dom Donato Ogliari, Abate Ordinario dell’Abbazia di Montecassino, dichiarandosi disponibile a sostenere le spese derivanti da tale formalizzazione.
La proposta è stata discussa durante un incontro con Dom Ogliari tenutosi presso la sede dell’Ambasciata di Polonia il 3 ottobre 2017 .
01/06/2016 – 14/10/2016: Decreto di vincolo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo sui luoghi della battaglia di Montecassino
La prima delle azioni auspicate, ossia una normativa di tutela dei luoghi della battaglia di Montecassino, si è concretizzata in data 01/06/2016 con l’avvio del procedimento di “dichiarazione dell’interesse culturale” dei luoghi della battaglia di Montecassino, cui ha fatto seguito al termine della procedura di legge, l’emissione del decreto di vincolo da parte del MIBACT in data 14/10/2016.
12/03/2016 – Intervento del Presidente della Fondazione alla XXI Assemblea dell’Associazione Generale dei Polacchi in Italia.
Nell’intervento, oltre a presentare un resoconto della situazione di fatto, riprendendo le argomentazioni già esposte nell’articolo su Polonia-Włoska, sono state auspicate due azioni concrete al fine di scongiurare altre iniziative oltraggiose del tipo di quelle messe in atto con il “villaggio di Natale” e salvaguardare l’accesso libero e gratuito ai Monumenti polacchi:
Sollecitare le istituzioni italiane ad introdurre una normativa di tutela dei luoghi della battaglia di Montecassino,
Ripristinare i vecchi tracciati stradali realizzati nel 1945 con il consenso dell’Abbazia dal 2° Corpo per accedere ai Monumenti
Gennaio 2016 – Articolo sul Bollettino Polonia-Włoska n. 1-2 2016.
Nell’articolo viene riportata la cronistoria della vicenda dell’oltraggioso “Villaggio di Natale” allestito da un imprenditore privato nella zona dell’Albaneta e si prospettano soluzioni per salvaguardare il carattere sacro dei luoghi e l’accesso libero e gratuito ai Monumenti polacchi